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John Berger © Andrea Semplici

Audioletture

Ritratti d’artista ad alta voce

a cura di Maria Nadotti

All’origine di quest’opera comunitaria c’è un sentimento di gratitudine.
Per l’ospitalità che John Berger ci offre con e nei suoi testi raccolti in Ritratti (il Saggiatore 2018), per la sua scrittura che invita amorosamente a guardare e guardare ancora, con attenzione e sorpresa, per la sua capacità di portarci con sé negli atelier degli artisti e nel mistero del loro fare, nel tempo e nello spazio.

ATTRICI E ATTORI

PODCAST  // JOHN BERGER

le voci

Valter Malosti letture John Berger
Maria Luisa Abate letture John Berger
Sandro Lombardi letture John Berger
Lunetta Savino letture John Berger
Lucia Mascino letture John Berger
Pippo Delbono letture John Berger
Maria Paiato letture John Berger
Anna Nogara letture John Berger
Isabella Carloni letture John Berger
Iaia Forte letture John Berger
Paolo Oricco letture John Berger
Giuseppe Cederna letture John Berger
Valter Malosti letture John Berger
Giuseppe Cederna letture John Berger
John de Leo letture John Berger
Elio de capitani letture John Berger
Mariangela Gualtieri letture John Berger
Silvia Gallerano letture John Berger
Gabriele Vacis letture John Berger
Marco Cavalcoli letture John Berger
Marco Cavalcoli letture John Berger
Sandro Lombardi letture John Berger
Maria Grazia Mandruzzato letture John Berger
Anna Nogara letture John Berger
John di Leo letture John Berger
Isabella Bordoni letture John Berger
Ermanna Montanari letture John Berger
Teresa Mannino letture John Berger
Silvia Gallerano letture John Berger
Ritratti di John Berger

John Berger, il pennello, 2010, acquerello

Ritratti d’artista ad alta voce

Introduzione di Maria Nadotti

Le letture dei Ritratti di John Berger nascono dal desiderio di dare voce e voci allo sguardo di un narratore capace di avvicinarsi all’opera degli artisti da lui più amati da artista e da storyteller, non da critico d’arte.

Nella prefazione ai suoi Ritratti, il 24 marzo 2015, sulla soglia dei novant’anni, Berger scrive:

«Cosa succede quando scrivo – o cerco di scrivere – d’arte? Dopo aver guardato un’opera, lascio il museo o la galleria in cui è esposta e provo a entrare nell’atelier in cui è stata creata. E lì aspetto nella speranza di scoprire qualcosa della sua storia, del modo in cui è stata fatta. Delle aspettative, delle scelte, degli errori, delle scoperte implicite nella storia del suo farsi.
Parlo tra me e me, ricordo il mondo che c’è fuori dall’atelier, e mi rivolgo all’artista che forse conosco, o che magari è morto da secoli. A volte qualcosa che ha fatto risponde. Non c’è mai una conclusione. Ogni tanto c’è uno spazio che ci sconcerta entrambi. Ogni tanto c’è una visione che ci lascia tutti e due a bocca aperta – come capita davanti a una rivelazione.
Sarà chi legge i miei testi a valutare ciò che un’impostazione e una pratica di questo tipo producono. Io sono sempre pieno di dubbi. Di una cosa, però, sono sicuro, ed è la gratitudine che provo nei confronti degli artisti per la loro ospitalità».

All’origine di questa nostra opera comunitaria, un collage di letture e interpretazioni, di auscultazioni diverse dell’opera artistica e delle pagine che la raccontano, c’è un sentimento di gratitudine. Per l’ospitalità che John Berger ci offre con e nei suoi testi, per la sua scrittura che invita amorosamente a guardare e guardare ancora, con attenzione e sorpresa, per la sua capacità di portarci con sé negli atelier degli artisti e nel mistero del loro disegnare, dipingere, scolpire, figurare il mondo dentro e fuori di noi, nel tempo e nello spazio.

Ecco perché abbiamo chiesto ad alcune attrici e alcuni attori che hanno avuto variamente modo di accostarsi all’universo bergeriano di scegliere uno o più dei suoi ritratti d’artista e di proporceli attraverso quella traduzione sottile e penetrante, emozionata ed esatta che è la lettura ad alta voce.

Volevamo che ne scaturisse un plurimo “ritratto vocale” di John, di John mentre tratteggia i lineamenti degli artisti che più lo hanno interrogato nel corso del tempo. Una ricostruzione del suo originalissimo percorso ‘autobiografico’ attraverso l’arte, ma anche una sorta di mise en abîme di sguardi e di ascolti capaci di restituire a questi sapienti, imprevedibili saggi di critica d’arte la loro natura di racconti, appassionanti come detective story.

Le letture sono corredate da un breve dialogo. Alle attrici e agli attori che ci hanno fatto dono dell’intelligenza della loro voce abbiamo chiesto cosa li avesse spinti a scegliere proprio quel “ritratto” e che cosa avesse suscitato in loro quella lettura, tanto nel momento di entrarci quanto nell’atto di uscirne. Chi ascolta troverà le loro risposte nella sezione “Dialoghi”.

La ‘copertina’ di questa raccolta di ritratti ad alta voce è stata disegnata dall’artista turco Selçuk Demirel, compagno di John in tante piccole e grandi ‘cospirazioni’.

(Milano, 5 novembre 2021)

01 - Prefazione

di Valter Malosti | Cosa succede quando scrivo – o cerco di scrivere – d’arte?

02 - I pittori della grotta Chauvet

di Maria Luisa Abate | Le loro pitture somigliano a una mappa. Di che cosa? Di ospiti al buio. Che si trovano dove? Qui, venuti da altrove...

03 - I ritrattisti del Fayyum

di Sandro Lombardi | Fragili come sono, queste immagini incarnano un rispetto di sé dimenticato. Confermano, malgrado tutto, che la vita era ed è un dono

04 - Piero della Francesca

di Lunetta Savino | Quel che Piero dipinge è uno stato mentale. Dipinge quel che il mondo sarebbe se riuscissimo a spiegarcelo pienamente, se potessimo essere tutt’uno con lui. Piero è il sommo pittore della conoscenza.

05 - Antonello da Messina

di Lucia Mascino | La stessa lucida tradizione siciliana di prendere la misura delle cose, senza sentimentalità o piaggeria.

06 - Hieronymus Bosch

di Pippo Delbono | A volte nella storia della pittura si possono trovare strane profezie… Come se il visibile in sé potesse avere i propri incubi.

07 - Matthias Grünewald

di Maria Paiato | La speranza attrae, irradia come un punto a cui vogliamo essere vicini, del quale vogliamo prendere le misure. Il dubbio, invece, non ha centro, è ubiquo.

08 - Hans Holbein il giovane

di Anna Nogara | Quando uno è morto, lo si capisce anche a duecento metri di distanza, il suo profilo si raffredda.

09 - Caravaggio

di Isabella Carloni | Perdersi dentro l’essere amato. Come faceva Caravaggio a esprimerlo nel modo in cui dipingeva i corpi?

10 - Francisco de Zurbarán

di Iaia Forte | Per anni l’arte di quest’uomo non mi ha affascinato… : mi ha commosso, mi ha fatto sognare. Mi ci è voluto molto tempo per capire perché.

11 - Diego Velázquez

di Paolo Oricco | Lui trattava tutte le apparenze come fossero l’equivalente di riflessi in uno specchio.

12 - Jean Antoine Watteau

di Giuseppe Cederna | Il tema della sua arte era semplicemente il cambiamento, la caducità, la brevità di ogni istante.

13 - Gustave Courbet

di Valter Malosti | Courbet, spaccone come sempre, diceva: “Faccio pensare anche le pietre”.

14 - Vincent van Gogh

di Giuseppe Cederna | La sua identità priva di contorni gli consentiva di essere straordinariamente aperto, di lasciarsi permeare da ciò che guardava.

15 - René Magritte

di Chiara Lagani | Il senso di gran parte dei suoi dipinti dipende da ciò che non si vede, dall’evento che non sta avvenendo, da ciò che può scomparire.

16 - Alberto Giacometti

di Elio De Capitani | Immaginate uno dei suoi ritratti fronteggiarvi mentre voi, dritti in piedi, lo osservate.

17 - Mark Rothko

di Mariangela Gualtieri | Nessuno può ritenere di vedere senza pensare anche alla cecità. L’opera di Rothko è molto prossima alla cecità.

18 - Frida Kahlo

di Silvia Gallerano | Perché la sua visione restasse intatta, aveva bisogno di dipingere su una superficie liscia come la pelle.

19 - Francis Bacon

di Gabriele Vacis | L’uomo è una scimmia infelice che non sa di essere tale. È questo l’assioma su cui si basa l’arte di Bacon.

20 - Jackson Pollock

di Marco Cavalcoli | Immaginate un uomo allevato in una cella bianca fin dalla nascita, tanto che non ha mai visto altro che la crescita del proprio corpo.

21 - Jackson Pollock e Lee Krasner

di Marco Cavalcoli | Loro due dipinsero, in parte, l’uno per l’altra: per vedere la sorpresa negli occhi dell’altro.

22 - Cy Twombly

di Sandro Lombardi | In questi dipinti misteriosi dobbiamo affidarci ad altre accuratezze: la precisione del tatto, del desiderio, della perdita, dell’attesa.

23 - Maggi Hambling

di Maria Grazia Mandruzzato | Che rapporto c’e tra tratteggiare e accarezzare, tra una cancellatura e una carezza?

24 - Juan Muñoz

di Anna Nogara | Se fossi parola direi il mio amore in un sospiro

25 - Rostia Kunovsky

di John De Leo | La prosa oggi non è in grado di raccontare quel che stiamo vivendo; le canzoni sì.

26 - Selçuk Demirel

di Isabella Bordoni | Quando non riesco a dormire, cerco di pensare a Selçuk e alle sue tasche piene di disegni.

27 - Marisa Camino

di Ermanna Montanari | Una montagna parla a una piuma di resistenza e dell’esperienza dei venti.

28 - Christoph Hänsli

di Teresa Mannino | Prendete una mortadella non troppo grande...

29 - Randa Mdah

di Silvia Gallerano | Quest'opera profetizza la Striscia di Gaza.

Selcuk Citazioni Letture John Berger

una produzione
Okta Film

Studi di registrazione
Tam Tam Studio|Cesena
Gigasound|Milano
Suoni Lab|Roma
Riccardo Maria Piparo|Palermo
Antonio Tavassi |Bari
Sonika|Ferrara

Ingegneri del suono
Corrado “Ray” Magalotti
Giulio Aloisi
Roberto Natale
Alberto Frasson
Alessandro Cardellini
Danilo Romancino
Antonio Tavassi
Samuele Grandi
Alex Bagnoli

Postproduzione e finalizzazione audio
Tam Tam Studio
Corrado “Ray” Magalotti
Giulio Aloisi

Voce sigla
Massimiliano Rossi

Grafica titoli
Daniela Romagnoli

Disegni
Selçuk Demirel

L’opera è stata resa possibile dal generoso contributo di
Giuseppe Mascoli
Luca Formenton
Associazione Culturale Confini, Runo di Dumenza
Giorgio Sordelli

Per la fiducia e l’amicizia ringraziamo Yves Berger

Per i consigli e il sostegno si ringraziano
Teresa Pintó e Agencia Literaria Carmen Balcells
Laura Mariani, Paola Fazzini e Pepe Robledo
La redazione di “Doppiozero”
Andrea Gentile e la redazione della casa editrice il Saggiatore

Si ringraziano autrici e autori dei ritratti fotografici di attrici e attori.

Le letture sono tratte da John Berger, Ritratti, trad. it. di Maria Nadotti, il Saggiatore, Milano 2018.